LIVORNO PORT CENTER | Porti & dintorni. Cosa fa la portualità internazionale per reagire alla crisi. Numero 12
Livorno Port Center is an educational center with an interactive multimedia lab, a library and a vessel showroom. Il Livorno Port Center è un centro educativo-espositivo con un laboratorio multimediale interattivo, una biblioteca ed un'esposizione di navi.
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Porti & dintorni. Cosa fa la portualità internazionale per reagire alla crisi. Numero 12

10 Ago Porti & dintorni. Cosa fa la portualità internazionale per reagire alla crisi. Numero 12

Apriamo la settimana con una notizia tratta da Shipping Italy.it.

L’export italiano registra una brusca frenata a causa dell’emergenza Covid-19 che fa perdere tre anni al percorso di crescita delle esportazioni italiane, in aumento dal 2010. Il ritorno ai livelli pre-pandemia è previsti solo nel 2022. È quanto emerge dalla 34maedizione del Rapporto sul commercio estero realizzato dall’Agenzia Ice in collaborazione con Prometeia, Istat, Fondazione Masi, Università Bocconi e Politecnico di Milano, secondo cui la ripresa degli scambi mondiali nel 2021 sarà guidata dall’aggregato degli emergenti Asia, con la Cina in testa.

Secondo le previsioni del rapporto, «nel 2020 le esportazioni italiane subiranno una brusca frenata e chiuderanno l’anno in flessione del 12%, a prezzi costanti, per poi crescere del 7,4% nel 2021 e del 5,2% nel 2022». Dunque dopo dieci anni di espansione continua, la crisi da Coronavirus «fa perdere tre anni nel percorso di crescita dell’export italiana», sottolinea il rapporto Ice.

Dal punto di vista delle categorie merceologiche, i cali più importanti nel 2020 sono previsti nei mezzi di trasporto, con l’import mondiale di autoveicoli e moto in contrazione del 16% a prezzi costanti e una domanda globale di cantieristica in forte flessione (-12%). I cali minori sono attesi per i settori associati all’emergenza come la chimica farmaceutica (-9,6%), l’alimentare e bevande (-10,6%) e elettronica ed elettrotecnica (- 10% circa).

Tra le regioni italiane la crescita più sostenuta si è avuta per Toscana (+15,6%) e Lazio (+15,3%); subito dopo vengono Molise (+11,7%) Puglia (+9,1%) e Campania (+8,1%). Mentre Germania (12,2% sull’export totale italiano), Francia (10,5%) e Stati Uniti (9,6%) sono rimasti i primi tre mercati di sbocco. Macchinari (17.2%), moda (11,9%) e la filiera agro-alimentare (9,1%) i tre settori che contribuiscono maggiormente al nostro export. E Lombardia (27%), Emilia-Romagna (14.1%) e Veneto (13.7%) sono le tre regioni che esportano di più.

«I dati consuntivi confermano che nel 2019 l’export italiano godeva di un ottimo stato di salute” ha spiegato Carlo Ferro, presidente dell’Agenzia Ice. “Aveva terminato l’anno con una crescita del 2,3% attestandosi a 476 miliardi e mantenuto la quota di mercato sul commercio mondiale stabile al 2,84%. Un risultato importante perché ottenuto in un periodo turbolento sui mercati mondiali, particolarmente per i Paesi europei, stretti nella disputa commerciale Usa-Cina, pressati dai dazi americani su molti beni esportati dall’Europa e confusi nell’incertezza su tempi e termini della Brexit».

«Più che ragionare sui numeri è ora importante orientare l’azione combinando reazione e visione perché le sfide di oggi si giocano in un contesto globale diverso dal passato” ha poi sottolineato Ferro, ricordando che “digitale, innovazione e sostenibilità sono le parole chiave per rivolgersi alle nuove generazioni di consumatori globali».

In conclusione ha aggiunto che «per rispondere all’urgenza del momento e rafforzare il posizionamento strategico del Made in Italy sui mercati di domani è quanto mai importante l’azione di supporto del Sistema Paese».

Sia a livello europeo che a livello mondiale le diverse realtà dello shipping si sono attivate per cercare di analizzare il contesto della crisi (post)Covid-19 e cercare risposte di breve e medio termine alle difficili sfide che si prospettano per la ripresa del settore.

I porti del sistema dell’Alto Tirreno stanno contribuendo in vario modo a questa attività, collaborando con le istituzioni locali e territoriali e con le associazioni internazionali stesse.

AdSP MTS ha creato una sezione dedicata nel proprio sito istituzionale (Osservatorio Covid-19), come del resto altre istituzioni omologhe e associazioni operanti nei vari settori della portualità.

Il Livorno Port Center, coerentemente alle proprie funzioni di centro di diffusione della cultura e delle attività marittimo-portuali, proporrà, nelle prossime settimane, aggiornamenti periodici sulla panoramica internazionale, con un focus particolare sull’interazione porto-città e sugli aspetti socio-economici presi in esame nelle newsletter delle diverse associazioni internazionali.

Parte degli aggiornamenti che verranno pubblicati saranno in lingua inglese: attingeremo direttamente alle fonti, con l’intento di dare maggiore risalto e maggiore diffusione a notizie che hanno appunto respiro internazionale.