E’ un percorso di informazione, discussione e confronto riguardo a opere e progetti di grande rilevanza per la comunità regionale, in materia ambientale, territoriale, paesaggistica, sociale, culturale ed economica. La Regione Toscana, con la LR46/2013, ha introdotto l'obbligo di sottoporre a dibattito pubblico per le opere di iniziativa pubblica o privata che comportano investimenti complessivi superiori a 50 milioni di euro.
Il porto di Livorno sarà oggetto nei prossimi anni di grandi interventi di trasformazione, che porteranno sia una espansione verso il mare dell'area portuale che una riorganizzazione degli spazi e delle funzioni attuali.
Il Dibattito Pubblico su queste opere si svolge da Aprile a Giugno 2016 attraverso momenti informativi, visite al porto di Livorno e laboratori; gli eventi sono rivolti a tutti: operatori portuali e cittadini singoli o associati, sia livornesi che di altre provenienze.
Alla conclusione dei lavori, l'Autorità Portuale livornese non sarà vincolata a dover rispettare l’esito del Dibattito Pubblico, ma si impegna pubblicamente e preventivamente ad assumerlo nella massima considerazione e ad argomentare le ragioni per cui farà propri i risultati o invece se ne discosterà.
Piattaforma Europa
Stazione Marittima
Piattaforma Europa
Stazione Marittima
Le funzioni
L'area dovrà svolgere una funzione di cerniera di transizione tra le aree portuali e lo spazio urbano, individuando gli edifici da demolire, quelli da ristrutturare e quelli da costruire ex novo, distinguendo le aree ad accesso libero e quelle ad accesso controllato nel rispetto delle normative relative alla sicurezza delle aree portuali.
Verrà realizzato un nuovo edificio per la stazione marittima in posizione centrale, collegato ai vari terminal direttamente a banchina.
Lo stato attuale e lo stato di progetto
Verranno inserite nuove funzioni tipicamente urbane (commerciali, di servizio, direzionali, turistico ricettivi).
Sono prioritari il recupero e la valorizzazione di patrimoni storici e culturali come la Fortezza Vecchia, il Forte S. Pietro, la Dogana d’Acqua, la Stazione S. Marco, il circuito delle Mura Lorenesi e dei canali della Venezia.
Uno schema della proposta
Gli interventi previsti non presentano particolari criticità ambientali, perché una trasformazione finalizzata al riordino dell’insediamento, alla razionalizzazione delle infrastrutture viarie al fine di fluidificare i flussi di traffico, in un contesto come quello portuale, non può che avere segno positivo.
Significativi invece saranno gli impatti socio-economici perché gli investimenti previsti potranno generare un consistente aumento di occupazione sia nella fase di cantiere che a intervento concluso.
La proposta