08 Giu ALI SULL’ACQUA. Contenitore d’arte
Immaginate uno spazio buio che si trasforma in una macchina del tempo. Sollevate una tenda nera e 81 anni di storia si riavvolgono come una pellicola. All’improvviso vi trovate sugli spalti del monumentale Olympiastadion, Berlino, 1936. I Giochi Olimpici sono in corso: è l’edizione «bella e maledetta», das blaue licht. Tra il 1° e il 16 agosto, centomila spettatori assistono alle “Olimpiadi di Hitler”. In quattro ore di girato, tutti i vincitori, anche i non-ariani, vengono però ugualmente ripresi: Fest der Völker e Fest der Schönheit, festa dei popoli e festa di bellezza si incontrano in un cine-documentario che avrebbe rappresentato una pietra miliare della cinematografia. Furono utilizzate tecniche di ripresa innovative per l’epoca, che successivamente sarebbero diventate standard nel cinema: dalle novità sugli angoli delle inquadrature ai primi piani estremi, ai binari nello stadio per fotografare la folla nello sforzo di contenere la «maggior parte del mondo». A quella festa di popoli, in procinto di affondare nel baratro della Seconda Guerra Mondiale, prese parte l'”otto” livornese di canottaggio, gli “Scarronzoni”, privi di tecnica, ma ricchi di una forza quasi brutale, scomposti, ma capaci di affermarsi in quell’agone titanica. In bilico tra la celebrazione del Reich e la verità delle immagini, la regista Riefenstahl stava consacrando alla storia, insieme alla smorfia di disappunto del Führer davanti alla vittoria dell’afro-americano Jesse Owens, anche l’urgenza di riscatto di otto uomini livornesi che avrebbero ottenuto una medaglia d’argento.
Le immagini contenute in Olympia di Leni Riefenstahl proiettate nel container raccontano una storia che, attraverso i decenni, accomuna la nostra epoca all’epoca della crisi economica e sociale degli anni 30 del ‘900. Una porta aperta sulla forza dell’uomo che può vincere il destino (ammesso che esista), Ali sull’acqua, il contenitore d’arte ideato da Cesare Inzerillo e Scenica Frammenti è installato nel piazzale antistante la Fortezza Vecchia di Livorno dal 19 maggio e fino al 31 luglio: un container verde che, in un vivace contrasto cromatico, sembra partorito dalle mura della Fortezza. Per una curiosa coincidenza, la data di inizio di quelle Olimpiadi si riannoda alla data di conclusione della mostra: dal 1° agosto 1936 e il 31 luglio 2017 si chiude un cerchio di memoria.
L’installazione artistica, battezzata CONURGENZA e promossa in seno al Progetto Porto Aperto, che celebra il suo decimo anno di attività, sarà aperta al pubblico in orario pomeridiano e serale (17.00-19.00 e 21.00-22.00) in occasione dei principali eventi che si svolgeranno presso la Fortezza Vecchia fino all’Effetto Venezia. Il calendario completo è affisso al container.