17 Feb I Giovedì del Port Center 2020. Di porto, di storia, di città
La terza edizione de I Giovedì del Port Center propone una rassegna di incontri tematici su porto e città, con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza delle realtà portuali, intese come patrimonio del territorio. Vivere la città portuale significa conoscerne la storia, le peculiarità, gli aspetti critici, ma anche le aree di condivisione sempre più estese che assimilano le diverse città portuali, nel bene e nel male, nel contesto nazionale e in quello internazionale. Le istanze sempre più pressanti della blue economy, i valori dell’integrazione – che, nella dimensione portuale, assumono un significato urbanistico, oltre che sociale e antropologico – il bisogno di reimpossessarsi di un’identità storica per stemperare gli effetti della globalizzazione sono alla base delle tematiche che di volta in volta vengono discusse nelle conferenze del giovedì.
Il primo appuntamento, il 23 gennaio scorso, ha visto la presentazione del libro Fraudum. Contrabbandi e illeciti doganali nel Mediterraneo (sec. XVIII). L’autore, Paolo Calcagno, docente di Storia Moderna presso l’Università di Genova, è riuscito a rappresentare e presentare il fenomeno del contrabbando, oggetto del suo studio, evidenziandone la continuità sia territoriale, sia cronologica, puntando il focus sulla realtà livornese del XVII secolo.
Il secondo Giovedì, in programma per il prossimo 20 febbraio, sarà dedicato ad una esplorazione documentale dei materiali storici disponibili negli archivi delle ex Autorità Portuali confluite nell’AdSP MTS, con l’intento di restituire una base articolata, ma tendenzialmente omogenea di dati utili per l’analisi del territorio dell’Alto Tirreno. Relatore l’Architetto Raimondo Pinna, esperto di urbanistica e pianificazione ambientale e territoriale.
Giovedì 20 febbraio, ore 17.30, Sala riunioni del Livorno Port Center, Fortezza Vecchia.