15 Giu La forma dell’acqua. Il nuovo corso delle crociere dopo la pandemia
La dura prova della pandemia, della quale − sperabilmente − si intravede la fine, ha rappresentato il punto di svolta per molti settori dell’economia globale. Tra questi, sicuramente l’industria turistica e la crocieristica in particolare. ShippingItaly pubblica un inserto tematico sul traffico passeggeri: ne condividiamo la notizia e il link.
Quelli appena trascorsi sono stati mesi di particolare trasformazione e sofferenza per il business del trasporto navale di passeggeri in Italia. Il Covid-19 è stato certamente il fattore che più di ogni altro ha stravolto le tradizionali dinamiche del mercato ma, al netto della pandemia, soprattutto sul mercato dei traghetti si è assistito a un momento di significativa trasformazione.
Dopo 12 mesi di stop quasi totale, le crociere sono appena tornate a prendere il largo e, se non ci saranno altre criticità significative, l’industria del turismo a bordo potrà lentamente tornare alla normalità, seppure con limitazioni che con il passare dei mesi potranno essere progressivamente rimosse. Il limite della capacità passeggeri è anche un limite ai ricavi delle compagnie che vengono da un 2020 di bilanci in profondo rosso. Molti degli investimenti previsti per il prossimo decennio dipenderanno da quanto rapida e robusta sarà la ripresa.
La cantieristica navale è riuscita a mantenere praticamente inalterato l’enorme portafoglio che era stato gonfiato di nuovi ordini nell’ultimo decennio ma qualche rallentamento o posticipo delle consegne c’è stato e forse ancora ci sarà. Di certo la redditività, altissima, che le crociere hanno avuto fino ai primi mesi del 2020 per un po’ di tempo non si vedrà e le compagnie dovranno innanzitutto ripartire cercando di rimettere in equilibrio ricavi e costi nei propri bilanci.
Minore, anche se comunque drammatico, è stato l’impatto dell’emergenza pandemica sui traghetti (soprattutto quelli di corto cabotaggio) che solo durante l’alta stagione estiva dell’anno scorso hanno potuto limitare i danni e c’è molta attesa per capire se e quanto migliore possa essere il prossimo trimestre.
Complici le difficoltà finanziarie del gruppo Moby e il rinnovo della continuità territoriale marittima, questo segmento d’attività ha visto in Italia alcuni player rafforzarsi investendo in nuove navi e collegamenti, mentre altri si sono indeboliti o hanno accusato maggiormente la maggiore esposizione nel trasporto passeggeri rispetto alle merci. Le interviste, gli approfondimenti e le analisi pubblicate in questo inserto speciale di oltre 30 pagine curato da ShippingItaly offrono un quadro ampio e aggiornato su chi, come e quanto si stiano muovendo i player di mercato per incrementare il proprio market share tramite nuovi investimenti in naviglio, l’apertura di nuove linee o diversificazioni.
Il prossimo determinante fattore di mercato sarà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, tramite un fondo complementare, destina oltre mezzo miliardo di euro al comparto dei traghetti per stimolare, attraverso co-finanziamenti pubblici, la transizione verso l’ecosostenibilità e il rinnovo delle flotte impiegate nel trasporto pubblico locale (TPL).
Mai come in questo momento il trasporto marittimo di passeggeri in Italia ha messo le macchine “Avanti tutta”.