23 Lug Porti & dintorni. Cosa fa la portualità internazionale per reagire alla crisi. Numero 10
La newsletter di AIVP riporta questa settimana, nella sezione Health and life quality, una interessante notizia riguardante il mondo crocieristico, pesantemente colpito dalla crisi Covid-19 e ancora in una situazione di grave stallo, dovuta alla necessita di ripensare integralmente il settore.
L’organizzazione no-profit “Key West Committee for Safer Cleaner Ships” ha raccolto un numero sufficiente di firme per lanciare, nel mese di novembre prossimo un referendum su alcuni punti essenziali per il settore crocieristico. I quesiti proposti riguarderanno la possibilità di:
1 – stabilire un limite di passeggeri in sbarco per ciascun porto in (1.500 al giorno);
2 – rifiutare navi con più di 1.300 passeggeri;
3 – dare la precedenza a linee crocieristiche con le migliori certificazioni di sicurezza ambientale e sanitaria.
L’iniziativa arriva in un momento critico, in cui è acceso il dibattito sui tempi e sulle modalità di ripresa dell’intero comparto. Mentre alcune compagnie, ad esempio in Italia e Germania, hanno annunciato il ripristino delle crociere regionali e nazionali, altri Paesi, come gli Stati Uniti, hanno esteso il No Sail Order a tutte le crociere.
Nel mese di giugno, AIVP ha ospitato un webinar dedicato alle crociere e riprenderà il dibattito dopo la pausa estiva, inquadrandolo nell’ambito del goal 9 of the AIVP Agenda 2030, come argomento di rilievo per la salute e la qualità di vita nelle città portuali.